Le regole per prevenire il declino cognitivo

Le regole per prevenire il declino cognitivo

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L’invecchiamento è un processo naturale che fa parte del ciclo della vita. Possiamo, però, prevenire il declino cognitivo seguendo alcune regole, per invecchiare bene, nel miglior modo possibile.

Alzi la mano chi non ha paura di invecchiare! L’invecchiamento è un processo fisiologico, ma i progressi della medicina a livello mondiale hanno aumentato l’aspettativa di vita e permettono a un numero sempre maggiore di persone di restare attive più a lungo: nel 2050 una persona su quattro (il 25% della popolazione) in Europa avrà un’età pari o superiore a 65 anni. Per questo, è importante riflettere: cosa possiamo fare per invecchiare bene, per prevenire le conseguenze che l’invecchiamento può portare al nostro organismo, sia a livello fisico che a livello mentale?

In generale, come afferma la WHO (World Health Organization), il declino cognitivo (un insieme di disturbi e patologie più o meno gravi che riguardano la memoria e le abilità cognitive) non è una conseguenza naturale o inevitabile dell’invecchiamento. Moltissimi studi scientifici a livello mondiale hanno dimostrato che esiste una relazione tra il declino cognitivo e alcuni fattori di rischio legati allo stile di vita, come l’inattività fisica, il fumo, un’alimentazione scorretta e il consumo di alcol.

Esistono quindi fattori di rischio che possono essere modificati, anche e soprattutto grazie a scelte individuali quotidiane, per prevenire il declino cognitivo.

Cosa fare per invecchiare bene: repetita iuvant

Il funzionamento del nostro organismo è meraviglioso e affascinante, e noi possiamo aiutarlo a “invecchiare nel migliore dei modi”. Chi lo studia, ce lo ripete da tempo: l’attività fisica, una dieta corretta ed equilibrata e il riposo sono alla base della prevenzione di moltissime patologie, da quelle metaboliche a quelle cardiovascolari, incluso il declino cognitivo.

  • Diamoci una mossa! – svolgere attività fisica, anche moderata, in modo costante è fondamentale per la prevenzione di moltissime patologie e può avere un ruolo anche contro il declino cognitivo. Iniziamo facendo le scale anziché prendere l’ascensore, parcheggiando a un isolato da casa anziché sotto il portone… quanti altri esempi vi vengono in mente? Sono piccoli passi ma, se fatti ogni giorno, diventeranno in breve tempo buone abitudini
  • Dormiamo bene e a sufficienza (proviamoci, almeno) – se avete già spento cellulari e TV almeno una mezz’ora prima di andare a letto, ascoltato un po’ di musica, fatto un bagno caldo e bevuto una tisana rilassante, vi invitiamo a fare un esperimento: scrivete su un foglietto (non sullo smartphone!) i pensieri e le preoccupazioni che vi impediscono di addormentarvi. Piegate il foglietto e mettetelo sul tavolo della cucina. Ritroverete i pensieri al risveglio, non se ne saranno certo andati, ma l’averli identificati e scritti chiaramente può aiutarvi ad accantonarli momentaneamente e ad abbandonarvi alle braccia di Morfeo.
  • Mangiamo bene – Se la vostra dieta è già equilibrata, ricca di cibi freschi, povera di grassi e zuccheri, sappiate che in età adulta può aumentare il fabbisogno di alcune sostanze che aiutano l’attività metabolica. Può essere utile, quindi, integrare l’alimentazione con dei nutraceutici appositamente formulati, con sostanze che possono contribuire al buon funzionamento del sistema nervoso, come l’Acido α-Lipoico, una sostanza in grado di interagire con i radicali liberi e di neutralizzarne le capacità ossidanti.  Altri esempi di molecole utili per il nostro sistema nervoso sono la Fosfatidilserina, già presente nel sistema nervoso centrale, che regola la fluidità di membrana, l’accumulo e il rilascio di neurotrasmettitori e l’Omotaurina, sostanza analoga a uno dei più abbondanti aminoacidi presenti nel cervello. Infine, le Vitamina del gruppo B, che supportano il mantenimento delle normali performance mentali.

 

 

Bibliografia

1. Istituto Superiore di Sanità – https://www.epicentro.iss.it/ben/2012/aprile/2
2. WHO – definizione di demenza – https://www.who.int/health-topics/dementia#tab=tab_1

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