Ipertrofia prostatica benigna: circa 1 uomo su 3 di età superiore ai 50 anni soffre di sintomi dovuti a questa patologia. Scopri come prevenirla e come la natura può essere d’aiuto nell’alleviarne i sintomi.
Che cos’è l’ipertrofia prostatica benigna?
La prostata è una ghiandola maschile che si trova appena sotto la vescica e circonda l’uretra (1) con la funzione di produrre ed immagazzinare nei suoi acini ghiandolari il liquido seminale. Le dimensioni della prostata, pari a quelle di una noce negli uomini giovani, aumentano con l’avanzare dell’età. L’ingrossamento della prostata, in ambito medico, è definito come ipertrofia prostatica benigna (IPB). Circa il 5-10% degli uomini dopo i 40 anni di età e oltre l’80% dopo i 70 e 80 anni soffre di questa patologia (2) con sintomi legati alla difficoltà ad urinare, poiché l’uretra è compressa a causa dell’ingrossamento della ghiandola prostatica. È importante ricordare che la IPB è una patologia benigna, quindi, non è correlata alla formazione di carcinoma.
Le cause
Le cause dell’iperplasia prostatica benigna non sono completamente note, ma probabilmente la patologia è legata all’invecchiamento, a una predisposizione genetica e ai cambiamenti ormonali legati all’età, tra cui il testosterone e soprattutto il diidrotestosterone. Il diidrotestosterone, ormone attivo sulle cellule della ghiandola prostatica, svolge un ruolo benefico nella prostata, ma se prodotto in eccesso può causare una crescita patologica della prostata in età adulta. (3)
Quali sono i sintomi dell’ipertrofia prostatica benigna?
Il restringimento dell’uretra, causata dalla compressione da parte della prostata, provoca l’ostruzione parziale del flusso di urina proveniente dalla vescica. Di solito i sintomi iniziali sono lievi, mentre nel corso di mesi o anni possono diventare più fastidiosi e gravi. Solitamente i disturbi sono: (4)
- Scarso flusso urinario: il flusso di urina è più debole ed è necessario più tempo per svuotare la vescica.
- Difficoltà ad urinare: può capitare di dover aspettare in bagno del tempo prima che l’urina inizi a scorrere.
- Sgocciolamento: una parte dell’urina può fuoriuscire e macchiare l’intimo subito dopo aver finito di urinare.
- Svuotamento incompleto della vescica: si può avere la sensazione di non riuscire a svuotare la vescica.
Inoltre, l’ingrossamento della prostata può anche “irritare” l’uretra e la parte inferiore della vescica, causando sintomi come (4):
- Aumento della frequenza ad urinare: questo fenomeno può essere particolarmente fastidioso soprattutto durante la notte. Alzarsi più volte di notte è un sintomo comune ed è chiamato “nicturia”.
- Urgenza minzionale: questo sintomo è caratterizzato dalla sensazione di impossibilità nel trattenere l’urina.
Le complicanze riferite all’ ipertrofia prostatica benigna sono dovute all’incompleto svuotamento della vescica. Ciò può favorire l’accumulo di batteri, aumentando i rischi di prostatiti e pielonefriti. L’accumulo di urina può peraltro accompagnarsi anche alla formazione di calcoli.
Come si previene l’ipertrofia prostatica benigna?
Tutti gli uomini dopo i 40 anni dovrebbero sottoporsi a controlli periodici alla prostata, soprattutto in caso di sintomi. Inoltre, è utile bere almeno due litri di acqua al giorno ed evitare bevande gassate o contenenti caffeina. L’ attività fisica regolare e un’alimentazione povera di bevande e cibi irritanti come peperoncino, superalcolici, insaccati, spezie, pepe, e crostacei (2,4) sono una buona abitudine per prevenire e controllare la IBP.
La natura ci può aiutare?
Si, la natura è ricca di piante con azioni benefiche sull’apparato urinario maschile.
La Serenoa repens è uno degli estratti vegetali più utilizzati per coadiuvare il trattamento dei sintomi delle basse vie urinarie e dell’ipertrofia prostatica benigna (5) grazie all’azione inibitoria nei confronti dell’enzima 5α-reduttasi che converte il testosterone in diidrotestosterone. I risultati di una revisione sistematica della letteratura (6) suggeriscono che la Serenoa repens fornisce un miglioramento dei sintomi urinari negli uomini affetti da IBP, con un’efficacia simile alla finasteride ma con un minor numero di eventi avversi. Come la Serenoa repens, anche la radice dell’Ortica è utile per la funzionalità della prostata grazie ai suoi effetti antinfiammatori e diuretici (7). L’estratto di Cranberry, titolato in proantocianidine di tipo A, è noto per favorire il benessere delle vie urinarie grazie all’azione di inibizione dell’adesione dei batteri nel distretto urinario. Infine, alcuni studi suggeriscono un effetto protettivo dell’estratto di Curcuma nei confronti della comparsa e progressione tumorale nella ghiandola prostatica (8), oltre al suo riconosciuto effetto antinfiammatorio.
Bibliografia
- https://www.msdmanuals.com/it-it/casa/problemi-di-salute-degli-uomini/patologie-benigne-della-prostata/iperplasia-prostatica-benigna-ipb.
- https://www.humanitas.it/malattie/iperplasia-prostatica-benigna/#:~:text=L’ipertrofia%20o%20iperplasia%20prostatica,e%20alla%20formazione%20di%20noduli.
- Carson C 3rd, Rittmaster R. The role of dihydrotestosterone in benign prostatic hyperplasia. Urology. 2003 ;61(4 Suppl 1):2-7.
- https://www.esht.nhs.uk/wp-content/uploads/2017/06/0392.pdf
- Saw Palmetto | NCCIH (nih.gov)
- Wilt T, Ishani A, Mac Donald R. Serenoa repens for benign prostatic hyperplasia. Cochrane Database Syst Rev. 2002;(3)
- Chrubasik JE et al. A comprehensive review on the stinging nettle effect and efficacy profiles. Part II: urticae radix. Phytomedicine. 2007;14(7-8):568-79
- Teiten, M.-H et al. Chemopreventive potential of curcumin in prostate cancer. Genes Nutr. 2010,5, 61–74.