Infezioni delle vie urinarie: consigli di prevenzione

Infezioni delle vie urinarie: consigli di prevenzione

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Infezioni vie urinarie, lavorare in prevenzione.

Colpiscono frequentemente: circa il 10% delle donne ogni anno lamenta infezioni delle vie urinarie croniche, più spesso dovute a batteri, oppure funghi e virus.. In particolare colpiscono le donne in età fertile. Bruciori e infiammazioni, minzione frequente e urgenza di urinare sono le manifestazioni tipiche quando vengono interessate uretra (uretrite) o vescica (cistite). Analisi delle urine, urinocoltura e antibiogramma, per individuare l’antibiotico più efficace, sono le strategie diagnostiche di riferimento: sarà il medico a decidere di volta in volta gli esami necessari. Tuttavia, considerando anche la tendenza delle infezioni delle vie urinarie a recidivare, è sempre opportuno seguire alcuni semplici consigli di carattere preventivo e scongiurare il rischio di cronicizzazione (1, 2).

 

Evitare prodotti che possono irritare l’uretra

È importante curare l’igiene intima regolarmente e allo stesso tempo, scegliere detergenti non aggressivi per evitare l’alterazione delle difese naturali: più a rischio infatti sono le persone con patologie che riducono le difese immunitarie (es. diabete). Meglio utilizzare il sapone neutro, come quello per i bambini, sciacquando dopo con tanta acqua (3).

 

Bere molti liquidi

Una corretta idratazione ha effetti protettivi e permette, infatti, l’eliminazione dei batteri dalle vie escretrici (1). Teniamo sempre a portata di mano una bottiglia d’acqua: si consiglia di bere 1,5-2 litri al giorno. Occorre bere lontano dai pasti (o prima o due ore dopo) per non diluire i cibi durante la digestione; inoltre sarebbe utile, assumere almeno un bel bicchiere d’acqua (300 ml circa) a metà mattina, a metà pomeriggio e la sera prima di coricarsi (4). Non trattenere l’urina, prendiamoci il tempo necessario (5).

 

Dopo i rapporti svuotare la vescica

Evitare diaframma e spermicidi nel caso di infezioni delle vie urinarie ricorrenti (5). Curare sempre l’igiene intima e non intrattenersi in rapporti sessuali non protetti (6).

 

Attenzione alla biancheria intima

Preferiamo quella di fibre naturali, come il cotone, più traspiranti, non gli indumenti sintetici. Evitiamo anche pantaloni e jeans troppo stretti (4).

 


Attività fisica e buona igiene

Ormai è chiaro che l’attività fisica regolare, non agonistica, rinforza le difese immunitarie. Se siamo alle prese con infezioni urinarie croniche sostenute da batteri, anche una passeggiata a passo veloce o una breve corsa può dare un contributo. A patto che l’attività si svolga tutti i giorni, o quasi (6).

 

Alimentazione bilanciata

Strategia importantissima perché mette in equilibrio la funzione intestinale e la flora batterica residente (6). Teniamo presente che spesso i batteri che causano di IVU (Infezione delle Vie Urinarie) sono di origine intestinale. Consigli dietetici: privilegiare verdure, cereali integrali e frutta, variando i colori e rispettando la stagionalità, pesce fresco, formaggi freschi a basso contenuto di grassi. Per condire: olio extravergine d’oliva, erbe aromatiche, cipolla e aglio se piacciono (1). Via libera al latte fermentato, come yogurt e kefir.

 

Consulto col proprio medico

Se il problema tende a diventare cronico, non aspettiamo a recarci dal medico di famiglia o dall’urologo. Come spiega Alberto Mandressi, urologo dell’Humanitas: “un esame periodico indicherà lo stato delle urine e le prime avvisaglie di alterazioni. Da ultimo, un controllo ecografico dell’addome è un presidio atto a escludere patologie concomitanti misconosciute” (4).

 

Integratori

Valutare con il proprio urologo l’utilizzo di integratori alimentari specifici a base di frutti rossi (es. cranberry), probiotici e d-mannosio (1). Il D-mannosio è uno zucchero semplice estratto da alcuni vegetali che viene riassorbito otto volte più lentamente del normale glucosio: viene filtrato dai reni e poi espulso con le urine, dove ha la proprietà di “legarsi” all’ Escherichia Coli, uno dei batteri più coinvolti nella patogenesi delle infezioni delle vie urinarie batteriche. Questa azione permette di eliminare più facilmente il patogeno attraverso la minzione (7).

 

Un’ultima osservazione che ci spiega quanto sia importante tenere sotto controllo le infezioni delle vie urinarie croniche e le IVU. Parlano gli esperti di AOGOI (Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri Italiani) che classificano le varie IVU. Queste IVU possono essere sintomatiche e i test di laboratorio confermano quasi sempre la diagnosi (si controlla, ad esempio, la presenza di batteri e globuli bianchi nelle urine). Inoltre si possono ulteriormente differenziare in non complicate e complicate. In quest’ultimo caso le IVU sono favorite da anomalie strutturali o funzionali, pregresso cateterismo o chirurgia, malattie sistemiche come insufficienza renale, diabete, immunodeficienza, pregresso trapianto renale (8). È importante non sottovalutare la ricorrenza e disporsi a un consulto medico per trovare la strategia terapeutica e preventiva migliore per ogni singolo caso.

 

 

 

 

Bibliografia

1. Costantini E (Fondazione Umberto Veronesi). Acqua e cibi acidificanti in tavola per combattere le infezioni urinarie. www.fondazioneveronesi.it/
2. Humanitas Research Hospital. Infezioni del tratto urinario. www.humanitas.it/
3. Gruppo San Donato. Cistite: cos’è, come riconoscerla e quali sono i rimedi. www.grupposandonato.it
4. Humanitas Research Hospital. Infezioni urinarie, le più colpite sono le donne. www.humanitas-care.it
5. Istituto Superiore di Sanità. Infezioni urinarie. www.issalute.it/index.php/
6. Fondazione Italiana Rene. Come curare un’infezione alle vie urinarie: le principali misure consigliate. www.fondazioneitalianadelrene.org
7. Urologia Femminile Padovana. Infezioni delle vie urinarie. www.urologiafemminilepadovana.it
8. AOGOI. Le infezioni delle vie urinarie nelle donne dalla pre-adolescenza all’età adulta. Classificazione. https://www.aogoi.it/media/7919/classificazione-ivu-min.pdf

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