I disturbi delle vie urinarie, soprattutto nel genere femminile, costituiscono una condizione frequente, in alcuni casi estremamente impattante sulla qualità di vita. Al di là della terapia farmacologica, da valutarsi caso per caso con il proprio specialista, si è appurato come anche la dieta e una opportuna strategia di integrazione alimentare, possano essere di aiuto, soprattutto nei casi di recidiva.
Le cause e i sintomi più frequenti
Coltivare il benessere delle vie urinarie è sempre consigliato, per prevenire i disturbi cronici. All’origine dei problemi si riscontra spesso un’infezione, classicamente da Escherichia coli (ma non solo). I batteri si trasferiscono a volte dal tratto gastrointestinale alle vie urinarie, causando infezione e infiammazione. I sintomi principali consistono in bruciore e urgenza di urinare, dolore al momento della minzione o permanente senso di pesantezza nell’area pubica, sangue nelle urine, la necessità di alzarsi più volte durante la notte, perdite di urina durante le mansioni quotidiane (1). Il frequente ricorso a esami e visite ambulatoriali aumenta la distress per la persona, moltiplica le assenze dal lavoro e i costi a carico del paziente e del Servizio sanitario nazionale. Tutto questo comporta forti limitazioni nella vita sociale, famigliare e lavorativa.
Consigli pratici per il benessere urinario
A parte il trattamento farmacologico, che il medico valuterà per i singoli casi (ad esempio in gravidanza, comorbidità legata al diabete o nei quadri acuti) evitando un inappropriato impiego di antibiotici, è sempre opportuno mettere in atto alcune semplici strategie che riguardano lo stile di vita. A volte ci può essere un’ipersensibilità verso alcuni cibi che peggiorano i sintomi (2). Inoltre, è importante regolarizzare la funzione gastrointestinale, ad esempio attraverso un maggior apporto di fibre, curando l’assetto del microbioma intestinale.
Altri consigli:
- Effettuare un’accurata e quotidiana igiene perineale, utilizzando dei detergenti intimi a pH 3,4 – 4,5 simile a quello fisiologico;
- Durante il ciclo mestruale intensificare l’igiene personale e cambiare l’assorbente interno frequentemente, rimuovendolo durante la notte;
- Evitare indumenti intimi troppo stretti o costituiti da materiale sintetico o colorato.
- Non esagerare con le lavande vaginali, in particolare quelle disinfettanti, perché possono disturbare l’ecosistema batterico e compromettere il benessere delle vie urinarie.
- Bere molta acqua nella giornata, almeno un litro e mezzo.
Alcuni episodi di cistite conseguono ai rapporti sessuali. I batteri presenti in vagina, infatti, attraverso l’uretra possono giungere fino alla vescica e moltiplicarsi. Un consiglio: urinare prima e soprattutto dopo il rapporto (3).
Integrazione alimentare
In caso di IVU (Infezioni delle Vie Urinarie) ricorrenti, definite come 3 o più episodi durante 12 mesi, l’integrazione alimentare può essere un valido aiuto. Uno dei più conosciuti è l’impiego del mirtillo rosso americano, anche detto cranberry (Vaccinium macrocarpon Le sostanze presenti nel mirtillo, secondo alcuni studi, possono impedire l’adesione alle cellule urinarie da parte di Escherichia coli, patogeno spesso all’origine del disturbo (4). Gli estratti di cranberry sono ricchi di proantocianidine, ben note per le loro proprietà antiossidanti, oltre che per l’azione preventiva nei confronti dell’adesione dei ceppi di E.coli all’epitelio urinario (5). Attenzione però all’utilizzo dei prodotti che contengono mirtillo rosso in persone che assumono terapie anticoagulanti (come ad esempio il warfarin), perchè possono aumentare il loro effetto farmacologico. Un meccanismo simile si ritrova con l’impiego del D-mannosio.
Il D-mannosio porta il suo contributo
Il D-mannosio è uno zucchero che si estrae dal legno di larice e betulla. Non sostituisce l’antibiotico ma sembra impedire l’attecchimento dei batteri nel tratto urinario, favorendone l’espulsione attraverso la minzione (5): infatti, per agevolare questo meccanismo è consigliabile bere molta acqua. Ormai presente in molti prodotti per favorire il benessere delle vie urinarie, il D-mannosio può contare su una letteratura medico scientifica sempre più vasta (3, 6).
I derivati della propoli
La propoli porta numerosi benefici: è tradizionalmente conosciuta per la sua azione antinfiammatoria, antimicrobica, antiossidante e immunomodulatrice (7), e viene spesso considerata un antibiotico naturale. La propoli è un prodotto delle api, una resina (ricavata da gemme e cortecce) ricca di sostanze attive (derivate dall’aggiunta di cere, pollini ed enzimi) che le api usano per sigillare gli interstizi delle arnie, disinfettare e mantenere pulito l’alveare (8). Gli studi evidenziano come l’impiego di propoli, insieme al cranberry, possa ridurre la virulenza di Escherichia coli e prevenire le recidive delle cistiti ricorrenti nelle donne (09, 10, 11). L’attenzione sulle attività biologiche della propoli si pone sui bioflavonoidi di cui sono ricche, massimizzate negli estratti per renderli più biodisponibili, efficaci e sicuri.
Due vecchie conoscenze, sempre utili
Per favorire il benessere delle vie urinarie, restano sempre utilizzati gli estratti di alcune piante, ben conosciute nella tradizione fitoterapica. Tra queste gli acidi boswellici della Boswellia e la Curcuma, entrambe note per la loro azione antiossidante: ricordiamo che la cistite non è sempre dovuta a cause batteriche ma può presentarsi anche come un’infiammazione cronica della vescica (si classifica in questi casi come “cistite interstiziale” di origine multifattoriale) (12). La resina della Boswellia, tra l’altro, si è dimostrata in grado di alleviare i sintomi di un altro frequente disturbo delle vie urinarie: la prostatite cronica.
Bibliografia
1. Fondazione Veronesi. https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/lesperto-risponde/come-accorgersi-che-un-disturbo-urinario-sta-diventando-una-cistite
2. Friedlander JI et al. Diet and its role in interstitial cystitis/bladder pain syndrome (IC/BPS) and comorbid conditions. BJU 2012
3. Fondazione italiana continenza. Paper statement: le infezioni urinarie non complicate (IVUnc) del basso apparato urinario (oltre le linee guida)
4. Regione Emilia-Romagna. Infezioni delle vie urinarie dell’adulto – Linee guida regionali
5. Pitari M, Pagine Mediche. Mannosio, i benefici per combattere la cistite. https://www.paginemediche.it/benessere/cura-e-automedicazione/mannosio-i-benefici-per-combattere-la-cistite
6. Lenger SM. D-mannose vs other agents for recurrent urinary tract infection prevention in adult women: a systematic review and meta-analysis. Am J Obstetr Gynecol 2020; 223(2): 265
7. IRCCS Humanitas Research Hospital. Propoli. https://www.humanitas.it/enciclopedia/principi-attivi/fitoterapici/propoli/
8. Conapi. La farmacia delle api. https://conapi.it/api-apicoltura-e-produzioni/produzioni/propoli/
9. Bruyère F et al. A Multicenter, Randomized, Placebo-Controlled Study Evaluating the Efficacy of a Combination of Propolis and Cranberry (Vaccinium macrocarpon) (DUAB®) in Preventing Low Urinary Tract Infection Recurrence in Women Complaining of Recurrent Cystitis. Urol Int 2019; 103(1): 41-48
10. Ranfaing J et al. Propolis potentiates the effect of cranberry (Vaccinium macrocarpon) against the virulence of uropathogenic Escherichia coli. Nature Scientific Report 2018; 8: Article number 10706
11. Lavigne JP. Propolis can potentialise the anti-adhesion activity of proanthocyanidins on uropathogenic Escherichia coli in the prevention of recurrent urinary tract infections. BMC Res Notes 2011; 4: 522
12. IRCCS Humanitas Research Hospital. Cistite. https://www.humanitas.it/malattie/cistite/
13. Sibona M et al. The association of Boswellia resin extract and propolis derived polyphenols can improve quality of life in patients affected by prostatitis-like symptoms. Arch Ital Urol Androl 2020; 91(4): 251-255